
Immagini embedded: tutto quello che serve conoscere
In questo articolo
La gestione delle immagini, è un aspetto su cui porre particolare attenzione nella gestione delle tue campagne di email marketing.
Tra i maggiori client di posta, solo Outlook – attraverso il blocco delle immagini – non permette l’immediata visualizzazione delle immagini insieme al testo, richiedendo che l’utente scarichi prima il contenuto per poi visualizzarlo. Oppure potrebbe essere l’utente stesso a scegliere di disattivare di default le immagini, dal momento che tutti i client di posta offrono la possibilità di farlo tra le impostazioni dell’account.
Inserire loghi o fotografie in modalità embedded, può essere la soluzione per consentire la visualizzazione immediata, ma prima di fare questa scelta è importante conoscere e valutarne vantaggi e svantaggi che ne deriverebbero.
Per chiarire meglio la questione, ecco un esempio di come viene visualizzata la newsletter MailUp con le immagini attivate:

Ed ecco come viene visualizzata la stessa newsletter su Gmail, ma con le immagini disattivate:

Ora analizziamo insieme le due alternative possibili per l’inserimento delle immagini nella propria email.
Immagini caricate su un server remoto
In questa modalità, le immagini non sono inserite direttamente nel messaggio, ma si trovano su un server remoto, e vengono richiamate attraverso l’inserimento di un link.
In questo caso, alcuni destinatari, aprendo il messaggio non visualizzeranno direttamente le immagini ma avranno la possibilità di scaricarle abilitandole con un click.
Se la comunicazione con il server venisse interrotta o se le email venissero lette offline, le immagini non sarebbero più visualizzate. Con il diffondersi dei client mobili (Android, Apple iOS) il problema non si pone perché non dispongono del blocco delle immagini e quindi vengono sempre scaricate se il messaggio viene aperto. I vantaggi di questa soluzione sono:
- Maggiore leggerezza, essendo le immagini richiamate solo al momento dell’apertura, viene inviato solo il codice html.
- Maggiore accuratezza e veridicità dei dati statistici grazie alla registrazione delle “aperture con immagini”, che avviene attraverso il download di un pixel trasparente univoco, definito di tracciamento, non visibile all’utente.
Immagini incorporate nel messaggio (embedded)
In questa modalità, le immagini vengono incorporate nel messaggio e allegate in forma nascosta, venendo automaticamente scaricate insieme alla parte testuale dell’email.
Saranno immediatamente visualizzate dal destinatario senza la necessità di alcuna azione da parte sua.
Usando però l’inserimento di immagini in modalità embedded vi è il rischio che il messaggio venga considerato come sospetto dai filtri antispam, ad esempio Norton Antispam. In ogni caso la modalità embedded è quella utilizzata come predefinita da diffusi client di posta come MS Outlook e Thunderbird.
Inoltre, le immagini embedded fanno parte del messaggio a tutti gli effetti e pertanto contribuiscono ad aumentarne il peso.
Contrariamente alle immagini linkate, scegliere l’inserimento embedded, non consente di registrare le aperture attraverso il pixel di tracciamento e pertanto si otterranno misurazioni parziali e poco accurate.
Quali allora i vantaggi dell’invio come embedded?
- Performance: un messaggio che già nella finestra di anteprima mostra immediatamente tutto il proprio contenuto grafico, vedrà le proprie performance (click/conversioni) impennarsi.
- Anche off-line: nel caso l’utente scarichi la posta per poi leggerla in un secondo momento, senza connessione alla rete (ad esempio in aereo), vedrà comunque il contenuto completo di immagini.
- Più efficacie se connessioni lente: il download delle immagini, essendo contestuale allo scaricamento dei messaggi, non rallenta in modo fastidioso il processo di lettura dei messaggi. Dall’altra parte l’utente vedendo un messaggio particolarmente pesante, potrebbe decidere di disiscriversi per evitare rallentamenti nello scaricamento. Per questo è comunque consigliabile ottimizzare il numero e il peso delle immagini per cercare di contenere il peso delle messaggio sotto la soglia psicologica di 100KB.
Certamente un messaggio che si apre con già il contenuto grafico disponibile (quindi con immagini embedded), vedrà le proprie performance impennarsi. Optare tra l’inserimento di immagini embedded o immagini linkate si tratta in ogni caso di scendere a compromessi, scegliendo di favorire determinati aspetti a discapito di altri e pertanto dovrà esser valutato sulla base delle priorità di ciascuna campagna.
Qualora si scegliesse di preferire la visualizzazione automatica delle immagini, è comunque consigliabile ridurre il numero e il peso delle immagini per cercare di contenere il peso delle email, che dovrebbe comunque rimanere sotto la soglia psicologica di 100KB.
Come scegliere tra le due modalità?
Il miglior compromesso è sfruttare il grande vantaggio che le email offrono: quello di fare dei test. Dividendo la lista di destinatari in 2 gruppi (dall’elenco destinatari è possibile crearli velocemente con selezione casuale) e facendo l’invio dello stesso messaggio nelle due versioni, si potrà facilmente scoprire come reagisce la propria lista ai due formati. Con più invii, con gruppi invertiti, si può ottenere un buon grado di confidenza. Come criterio di confronto, sarà da utilizzare il numero di cliccatori, visto che le statistiche sulle aperture non sono affidabili nel caso di invio embedded. Per i più sofisticati, si potrebbe tenere come pratica normale quella di inviare in formato embedded il messaggio a tutti gli utenti che hanno cliccato a seguito di un precedente invio embedded. In generale si è rilevato che su liste di tipo B2C, quando i messaggi hanno un elevato impatto grafico, la modalità embedded è vincente.
I Clienti MailUp che volessero inviare in modalità embedded, possono attivare l’opzione Allegati, che – oltre ad allegare fino a 5 file nel tuo messaggio email, per un massimo di 20 MB – ti consente di sfruttare la funzione Immagini embedded della piattaforma, per unire in forma nascosta le immagini inserite nel contenuto, evitando il blocco delle immagini.