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Ramona Caselli
27 Luglio 2017
Tempo di lettura: 4 min.

Digital vs marketing tradizionale: i 6 vantaggi dell’online

Tutti conoscono l’importanza del digital marketing, eppure secondo uno studio condotto da Smart Insights il 44% delle aziende che dichiarano di fare digital non possiedono una vera e propria strategia.

Si tratta di un numero sorprendente, che testimonia un approccio “casual”, fatto di iniziative estemporanee e disarticolate l’una dall’altra. Molti brand vedono il digital marketing come un’ottima opportunità a basso costo per comunicare e dare visibilità a prodotti e servizi, ma non tutti ancora ne comprendono appieno il potenziale.

In questo post vedremo allora quali sono i vantaggi di un piano di digital marketing strutturato in maniera organica.

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Dallo sviluppo di integrazioni al supporto strategico, dalla creazione di concept creativi all’ottimizzazione dei risultati.

Partiamo riducendo il concetto ai minimi termini: il digital marketing è l’insieme di attività che affianca le strategie di vendita tradizionali intercettando la domanda di quelle 39 milioni di persone che, solo in Italia, si connettono a internet per ricercare informazioni, acquistare e svagarsi.

1. Più semplice e con più mercato

canali tradizionali – come il broadcast (radio e tv) e la stampa – hanno sempre favorito i grandi brand, cioè quelli capaci di stanziare elevati budget per la pubblicità. Il digitale ha operato una svolta epocale, aprendo le porte dell’esposizione a tutte le realtà commerciali: non presentando barriere di ingresso, il digital marketing consente a tutti i brand di far conoscere il proprio prodotto al pubblico di riferimento (brand awareness) e aumentare le vendite.

Inoltre, altra grande differenza dai canali tradizionali, la comunicazione con i potenziali clienti non è più unidirezionale, cioè dall’azienda al consumatore, ma assume i connotati del dialogo, dello scambio. Andando oltre lo slogan ad effetto, le campagne di marketing online possono essere modificate nei contenuti e adattate a specifiche caratteristiche demografiche (sesso, posizione, età, interessi…) in un tempo rapidissimo rispetto ai canali tradizionali.

Gli strumenti digitali consentono di tracciare costantemente come i potenziali clienti arrivano al nostro sito web, attraverso quali canali conoscono il contenuto, come si comportano una volta che entrano in contatto con il brand. Ciò permette di comprendere quanto il capitale investito è risultato redditizio (ROI – Return On Investment) su ciascun canale e modificare di conseguenza la strategia di marketing.

È così che le piccole e medie imprese possono utilizzare i vari canali di digital marketing per raggiungere il proprio pubblico di riferimento, a livello locale o internazionale.

2. Multi-device = cross-canale

Gli strumenti a disposizione degli utenti nell’arco di una giornata variano dal pc al tablet fino allo smartphone (alcuni aggiungono anche la smart tv). I brand possono allora monitorare, per esempio, come la persona reagisce a uno stesso annuncio pubblicitario su Google, ma visualizzato sui diversi dispositivi.

Con gli strumenti di digital marketing le aziende possono allora declinare le proprie strategie a seconda del contesto (come casa, lavoro o auto) e del dispositivo utilizzato nella singola occasione.

Se un annuncio pubblicitario visualizzato da smartphone durante una pausa dal lavoro difficilmente porta a un acquisto immediato, riproporre lo stesso annuncio una volta che l’utente è tornato a casa ed è connesso al pc offre una maggiore opportunità di conversione. La possibilità di “inseguire” gli utenti che hanno visitato il sito web di un’azienda o un annuncio senza concludere l’azione chiave, stimolandoli a ritornare sul sentiero della conversione, prende il nome di remarketing. Le email rappresentano un fondamentale strumento di remarketing, che abbiamo esplorato in questo blog post.

È dunque fondamentale prevedere un’interazione tra i diversi canali di comunicazione digitale: alle email è possibile affiancare anche gli SMS, attraverso cui è possibile comunicare (in modo ancora più immediato) lanci di prodotto, suggerimenti oppure offrire assistenza al cliente.

3. Maggiore esposizione del brand

Ciò che i brand devono essere capaci di ispirare nel cliente è il senso di fiducia nella marca. Per farlo sono diversi i fattori da prendere in considerazione:

  • Qualità dei prodotti/servizi
  • La capacità di comunicare il grado di innovazione dell’azienda e del prodotto
  • La capacità di mantenere le promesse fatte al cliente
  • La disponibilità al dialogo
  • La sostenibilità e responsabilità sociale.

Più nello specifico, parliamo del customer journey, quell’insieme dei touchpoint con il cliente che va a comporre l’esperienza d’acquisto. Per questo i brand devono creare un tessuto ininterrotto, coerente e coeso tra tutti i punti di contatto: e-commerce, sito internet, blog, email marketing, social network. Sono tutte fasi di avvicinamento al brand, e ognuna di essa deve ispirare fiducia, essere funzionale e dal layout curato.

In poche parole, significa che il digitale offre un numero esponenzialmente maggiore di possibilità di contatto con il proprio target. L’opposto di quanto accade nel marketing tradizionale, in cui l’esposizione su radio, tv e carta stampata implica grandi investimenti e, di conseguenza, un più ristretto numero di comunicazioni. È il principio alla base dell’inbound marketing.

Il digital marketing, inoltre, offre una possibilità unica: far scrivere ai clienti recensioni su un prodotto/servizio direttamente sulla pagina Facebook dell’azienda, o direttamente su Google attraverso il servizio dedicato ai business locali. Lo stesso accade sui grandi portali di eCommerce come Amazon. Un fattore importante, se si considera che il 90% dei consumatori sostiene che avrebbe fiducia in un marchio conosciuto attraverso raccomandazioni personali (dati Nielsen Global Online Consumer Survey) e che l’88% legge recensioni e raccomandazioni personali quando acquistano prodotti online (dati BrightLocal).

Oltre a influenzare le decisioni di acquisto dei consumatori, le recensioni online offrono una migliore esposizione del sito web dell’azienda, in quanto sono un fattore che contribuisce al suo posizionamento sui motori di ricerca, aumentando cioè le possibilità di figurare tra le prime posizioni nelle ricerche relative al settore.

4. Obiettivi chiari e ben delineati

Rispetto ai canali tradizionali, il digital marketing consente di fissare gli obiettivi della strategia in modo netto e coerente con quelli del business. Un obiettivo di brand awareness prevederà necessariamente tattiche e operazioni più mirate rispetto al macro-obiettivo di aumentare le conversioni.

A supporto degli obiettivi è l’attività di monitoraggio, che consente di capire dove e come migliorare i diversi aspetti della strategia. Ma la misurazione è da effettuare anche su quelli che saranno i risultati finali: dobbiamo cioè avere ben in mente cosa vogliamo misurare in conclusione di una campagna e organizzare su questa base il nostro piano operativo.

Per aiutarti a definire il nuovo obiettivo, è utile rispondere a sei domande fondamentali (sono le famose 5W, ampliate in chiave digital marketing):

Perché? → Quali obiettivi misurabili ci siamo posti?
Chi? → Quali persone vogliamo raggiungere?
Cosa? → Con quale contenuto?
Dove? → In quale scenario di mercato o geografico?
Quando? → In quanto tempo vogliamo realizzarlo (breve, lungo o determinato)?
Come? → Con quali strumenti?

5. Un pubblico ben individuato

Il successo di una strategia digitale è basato principalmente sul targeting, cioè l’individuazione di un pubblico ricettivo secondo alcune caratteristiche che ci consentono di ipotizzare che si tratti di potenziali clienti realmente interessati al nostro prodotto. Prendiamo  Facebook e Instagram: entrambe le piattaforme permettono di ritagliare con precisione la tipologia di pubblico a cui si vogliono rivolgere contenuti e annunci.

Attraverso l’utilizzo di cookie o delle informazioni rilasciate tramite l’iscrizione alla newsletter, ma soprattutto grazie alle informazioni inserite sul proprio profilo sui vari social network, è possibile stabilire se l’utente che visualizzerà la nostra pubblicità abbia determinate caratteristiche socio-demografiche, che interessano ai fini della vendita del nostro prodotto/servizio.
Fondamentali sono allora anche gli strumenti di profilazione dell’utente, che danno la possibilità ai contatti di aggiornare e completare il proprio profilo.

6. Raccontare il brand, step by step

Il contenuto è uno dei più importanti strumenti per attrarre nuovi visitatori e convertirli in clienti, nell’immediato come nel lungo periodo, rappresentando una tappa di una più vasta narrazione del brand. Blog aziendale, video content, podcast, ebook e white paper. Il content marketing è un mondo di prodotti editoriali che i brand devono saper dischiudere al proprio pubblico, per sviluppare la fiducia verso la marca e mantenerne la fedeltà.

Il Content Marketing in 5 puntate: guarda la Video Academy

Ma non si deve però incappare nel cosiddetto content shock, quando cioè si produce più contenuti di quanto le persone possono leggere.
Oggi, non è più importante scrivere tanto, ma scrivere contenuti di qualità che possano essere condivisi e creare engagement, puntando come conseguenza a un traffico di qualità anche sul sito web.

A lezione di digital marketing

Il digital marketing è al contempo un’arte ed una scienza da apprendere e mettere in pratica – meglio e più velocemente dei concorrenti. Lo scenario multipiattaforma si evolve rapidamente e restare aggiornati è un imperativo. Per questo vogliamo offrirti uno sconto del 10% sul Master in Digital Marketing di Ninja Academy, un percorso formativo con cui imparare a:

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Ramona Caselli

Come Digital Pr & Co-marketing specialist, la comunicazione è la mia musica, la rete lo strumento, gli eventi il teatro. Curo la relazione con media partner, clienti e influencer sfruttando le conoscenze trasversali acquisite nell'ambito dello sviluppo di campagne di marketing online e offline.

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