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Maria Giulia Ganassini
24 Agosto 2017
Tempo di lettura: 9 min.

Email Promozionali: 8 Esempi di Email Marketing che Converte Davvero

Come creare email promozionali che convertano davvero? Ecco 5 consigli da tenere a mente e 8 esempi (+2) di newsletter da sperimentare subito.

Veicolare una promozione per email è molto facile a dirsi: un’immagine del prodotto e lo sconto, che altro serve? La realtà non è così semplice. Ogni messaggio promozionale dovrebbe iscriversi in una più ampia strategia di relazione con l’utente e personalizzazione della Customer Journey. È quindi importantissimo saper calibrare al meglio stile, linguaggio, frequenza e creatività delle offerte affinché portino risultati concreti ed un ROI e Performance migliori.

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Che cosa si intende per Email promozionali?

Per email promozionali si intendono quei messaggi che hanno come obiettivo il completamento di un acquisto, o conversione. In una strategia di Email Marketing efficace, sono parte di un ventaglio diversificato di comunicazioni – vietato quindi inviare alla propria base dati solo email di sconti, sconti, sconti.

Le email promozionali e pubblicitarie più efficaci sanno portare l’utente alla conversione immediata. Il lettore viene accompagnato attraverso un processo persuasivo di norma abbastanza veloce, che termina con una call-to-action che lo spinga a compiere l’azione desiderata – acquisto, download, registrazione a un evento, e così via.

Il fattore più importante da tenere a mente nel creare email promozionali di marketing è la relazione con il destinatario. Fai in modo che i messaggi parlino in modo positivo e aperto del tuo brand, del prodotto, dei valori e della storia dietro quel servizio – e non solo del prezzo. Attenzione anche alla frequenza: email promozionali troppo frequenti possono erodere il margine di attenzione e di considerazione messo a disposizione dall’utente, rendendole una seccatura piuttosto che un utile servizio.

Quando si tratta di email promozionali, ricorda: less is more, per evitare problemi di reputazione e deliverability.

Come Ottimizzare le Email Promozionali

1. Vai oltre lo sconto

La psiche umana è un’entità complessa. Nel convincerla ad acquistare un prodotto, la leva economica (risparmio! più risparmio!) è solo una di quelle possibili – e spesso non è la più efficace. Nel 1954 lo psicologo statunitense Abraham Maslow organizzò i bisogni umani nella sua celebre piramide: in base alla tipologia di prodotto, alla strategia comunicativa e ad altri fattori, puoi cercare di far presa su uno dei diversi livelli.

La leva dello sconto agisce sul livello della sicurezza (il cliente si sente rassicurato dal salvaguardare il proprio benessere economico). Per tipologie di acquisto più complesse, tuttavia, può valere la pena toccare altre corde. Ad esempio:

  • Prodotti per neomamme: lavorare sul terzo livello (bisogno di appartenenza e di intimità)
  • Articoli di lusso: lavorare sul quarto livello (bisogno di stima e di successo)
  • Musei, eventi culturali, vacanze: lavorare sul quinto livello (bisogno di autorealizzazione e di libertà)

E così via. Ovviamente pensare in questi termini richiede un piccolo sforzo in più rispetto alla classica email “Tutto a -70%”. Ma ne vale la pena.

2. A ognuno la sua offerta

Non esiste un’unica comunicazione che va bene per tutti. Ogni cliente è diverso, e le comunicazioni che gli giungono dovrebbero tenere conto di tale unicità. Ecco i due passi fondamentali per un Email Marketing che porti risultati reali:

  1. Profilare la base utenti. Raccogli informazioni anagrafiche, comportamentali, d’acquisto e di preferenze su cui basare gli invii differenziati.
  2. Segmentare gli invii. Inutile inviare una promozione sul giardinaggio a chi ha acquistato sempre e solo prodotti di elettronica. Fai tesoro dei dati raccolti e fai in modo che ciascun utente sia raggiunto solo da comunicazioni di suo effettivo interesse.

3. Sperimenta con i formati

La scelta del giusto design per le email è fondamentale per garantirne il successo. Per questo, e per evitare l’effetto déjà-vu dato da un template sempre uguale, prova a variare il formato delle comunicazioni:

  • Grafico, con belle immagini in evidenza e copy stringato. Di norma ha molta presa sul pubblico B2C.
  • Testuale, con immagini molto limitate e un layout simile alle email “personali” che ogni giorno scriviamo di nostro pugno. Preferito da molti in ambito B2B.
  • Video o GIF animata, per dare movimento ed enfasi ai contenuti.

4. Studia l’oggetto dell’email con cura

La qualità dell’oggetto è essenziale per garantire il successo di una campagna di email promozionali. È importantissimo fare frequenti A/B test. Ecco alcune dritte da sperimentare:

  • Personalizzazionesfrutta i campi dinamici per inserire il nome proprio e altri valori personalizzati nell’oggetto, e aumentare così la propensione al clic
  • Sconto: se il driver della promozione è il prezzo, comunicarlo in modo inequivocabile aumenterà le chance di apertura
  • Simboli ed emoji: sì all’utilizzo, ma con parsimonia. Una volta ogni tanto attirano l’attenzione, sempre stancano.
  • “How to”: conoscere i propri clienti significa sapere quali problemi li crucciano maggiormente – e come il tuo prodotto può venire in aiuto. Una soluzione efficace metterà le ali alle vendite.
  • Curiosità: un indovinello, un indizio, una frase da completare. I classici click-bait, se preparati con cura, possono funzionare molto bene.

5. Concentrati sulla CTA

La call-to-action è un altro elemento fondamentale nel determinare il tasso di clic e di conversione delle email. Sperimenta spesso, tenendo a mente queste regole di base:

  • Preferisci sempre un bottone HTML rispetto a uno in immagine. Preverrai problemi di visualizzazione anche sui client più difficili. Qui impari come fare.
  • Sii chiaro. Il bottone della call-to-action deve portare l’utente a compiere l’azione indesiderata, senza confonderlo.
  • Dosa bene le CTA. Tanti bottoni – a maggior ragione se indicano azioni diverse – possono essere dispersivi. Concentra il messaggio in pochi bottoni (anche uno solo) e rendili coerenti tra di loro.

8 tipi di email promozionali da sperimentare

1. Saldi

La tipologia più classica di email promozionale è quella che riguarda gli sconti per eccellenza – i saldi estivi o invernali. Quando c’è di mezzo la stagionalità, non resta che dare libero sfogo alla creatività e solleticare la curiosità con grafiche accattivanti, colorate, eleganti. Anche perché, lato contenuti, il driver dell’azione è uno solo e non è particolarmente sofisticato – il prezzo.

2. Promozione esclusiva

Tra le leve di convincimento più efficaci annoveriamo quella dell’esclusività: la sensazione di essere parte di un ristretto gruppo di privilegiati ha un forte appeal sulla psicologia umana. Ecco perché ASOS crea un’email promozionale con offerte speciali per chi acquista dall’app: un ottimo modo per incentivare le vendite e spingere, al tempo stesso, la diffusione dell’applicazione mobile.

3. Offerta a tempo

L’acronimo inglese FOMO (fear of missing out, ovvero paura di perdersi qualcosa) sintetizza alla perfezione la leva psicologica che rende le offerte a tempo limitato così irresistibili per il potenziale cliente. Per instillare un senso di urgenza, cosa c’è di meglio di un timer di conto alla rovescia animato?

4. Consegna gratuita o prodotto in omaggio

Nessuno sa resistere a un regalo, per quanto simbolico. Per questo promettere quello che inglese è chiamato freebie, ovvero un prodotto o un servizio omaggio, è un ottimo modo per accelerare le vendite. Una tecnica da mixare con la leva dell’urgenza per aumentarne l’efficacia.

5. Novità di prodotto

Quando introduci un nuovo prodotto o una nuova collezione, comunicalo via email. Nel messaggio vale la pena calcare lievemente la mano sull’enfasi, accompagnando una grafica accattivante con del testo esplicativo e una call-to-action che porti alla scoperta delle novità.

6. Contest

Per aumentare i volumi di traffico al sito e, in ultima analisi, le conversioni, la strategia del contest può rivelarsi molto efficace. Il beneficio dato dalla partecipazione al concorso funge infatti da controparte più che allettante per chi decide di aderire: nei periodi di basso traffico, quindi, investire energie e risorse (anche economiche) per un’iniziativa di questo periodo può rivelarsi utilissimo per risollevare l’andamento del sito e migliorare l’engagement.

L’idea in più: legare il contest all’acquisto di un prodotto, per favorire non solo traffico ed engagement, ma anche conversioni.

7. Offerta misteriosa

Tanto va la gatta al lardo…, diceva il vecchio adagio. Non c’è dubbio che la curiosità fornisca uno stimolo all’azione non indifferente. Per invogliare il clic, dunque, perché non giocare con il mistero e proporre un’offerta speciale da scoprire solo cliccando l’email? Interattività + curiosità + risparmio: la combinazione vincente.

8. Newsjacking

Il newsjacking è quella tecnica di marketing che sfrutta i fatti di attualità, utilizzandoli come “gancio” per proporre i propri prodotti o servizi. Un esempio? La campagna pubblicitaria di Norwegian Air quando Angelina Jolie e Brad Pitt annunciarono la separazione.

Questa tecnica è perfetta anche nelle email: qui sotto trovi due esempi legati all’inizio della nuova stagione della serie TV Trono di Spade, rispettivamente di Yoox e AllPosters. Un modo infallibile per guadagnarsi il favore dei fan, ma non solo!

[Bonus] Esempio mail di proposta commerciale

Scommettiamo che ti è capitato di ricevere quella che, in gergo, si definisce cold email, oppure email fredda. Si tratta di un messaggio all’apparenza personale, inviato non massivamente ma tramite la casella di posta individuale, per proporre prodotti o servizi al di fuori delle DEM promozionali.

Ecco un buon esempio mail di proposta commerciale. Sembra personale, ma in realtà si tratta di un messaggio inviato in modo completamente automatico in base a determinate azioni che l’utente compie sul sito – ad esempio la compilazione di un form oppure la visita della sezione Prezzi.

Attenzione: il pericolo, con le cold email, è quello di trasformarsi in spammer. Ricorda sempre che l’utente non ha richiesto questo tipo di comunicazioni, che potrebbero non essere affatto gradite. Informati bene sulla legislazione in vigore e assicurati di effettuare sempre invii conformi alla normativa e rispettosi della volontà dell’utente – per esempio, limitando il numero di cold email a una o due e inserendo sempre un link di disiscrizione.

[Bonus] Esempio lettera promozionale ai clienti

Un altro ottimo modo per promuovere le ultime funzionalità rilasciate sul tuo software o le caratteristiche aggiunte a un prodotto è quello di inviare una lettera promozionale ai clienti.

Che cosa intendiamo? Si tratta di un contenuto prevalentemente testuale, dal tono colloquiale e personale, spesso firmato da una persona reale dell’azienda (come il direttore marketing o l’Head of Product), in cui vengono raccontate delle novità in modo discorsivo. Ecco un ottimo esempio lettera promozionale ai clienti da parte di Buffer:

In conclusione

L’universo delle email promozionali è ben più ampio delle classiche comunicazioni sconti sconti sconti. Nel dare forma alla tua campagna, ricorda sempre questi capisaldi:

  • La convenienza economica è una leva potente, ma non è l’unica: sperimenta con altre forme comunicative per proporre lo stesso prodotto.
  • Tieni sempre a mente il tipo di relazione che vuoi costruire con i tuoi lettori: non annoiarli, non essere invadente, non essere ripetitivo.
  • Per ottimizzare le conversioni, sperimenta formati, copy, call-to-action e immagini.
  • Segmenta il tuo pubblico e invia a ciascun cluster l’offerta più pertinente.

Per cominciare subito a dar vita alla tua campagna di email promozionali, richiedi una consulenza senza impegno.

Note

(1) Call-to-action: per call-to-action (CTA) si intende l’elemento testuale e visivo che indica al fruitore di un elemento web qual è l’azione che deve compiere. Tipicamente si presenta sotto forma di bottone cliccabile, ma può anche essere testo semplice oppure un’immagine. La caratteristica inderogabile è che contenga un link e consenta di effettuare un’azione. La metrica che valuta l’efficacia di una call-to-action è il CTR (click-through rate o tasso di clic). Torna su

(2) B2C: B2C sta per Business-to-Consumer. È la sigla che identifica i servizi e i prodotti venduti da aziende e destinati a consumatori finali privati. Il suo opposto è il B2B, ovvero Business-to-Business. Esistono anche modelli B2B2C, che indicano beni o servizi indirizzati in prima battuta ad altre aziende ma, in ultima analisi, al consumatore finale. Torna su

(3) A/B test: fare A/B test, anche detto split testing, significa sottoporre due o più differenti versioni della stessa email a un campione di destinatari, analizzare la reazione a ciascuna versione e determinare quale variante risulta più efficace in termini di aperture, clic, conversioni e coinvolgimento. Torna su

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Maria Giulia Ganassini

Creo contenuti che raccontino l'email marketing e le sue strategie in modo semplice, utile e interessante per tutti, da chi è alle prime armi agli esperti. L'obiettivo è svelare il mondo complesso e articolato che si cela dietro ogni bottone "invia". Credo negli orizzonti aperti e nella curiosità costante.

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