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Andrea Serventi
6 Febbraio 2018
Tempo di lettura: 7 min.

Tutto sulle email di San Valentino, dalle creatività alle strategie

Come massimizzare le occasioni aperte dalla festa degli innamorati, con 6 generi di creatività e 6 strategie per incrementare le conversioni.

Con San Valentino dietro l’angolo, le nostre inbox si stanno pian piano affollando di email dai colori pastello, con inserti di cuoricini e nastrini. Niente di nuovo sotto il sole (si fa per dire) di febbraio. Se i toni possono essere un po’ convenzionali, le forme e i generi che i brand stanno sperimentando per le proprie campagne sono tutt’altro che scontati.

Oggi abbiamo voluto dare un doppio taglio al nostro blog post, esplorando da un lato i generi di creatività e, dall’altra, le strategie che possono essere adottate in vista del 14 febbraio, così da avere uno sguardo a 360° sull’Email Marketing dedicato alla festa degli innamorati.

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Creatività: 6 generi da sperimentare

1. Il taglio pubblicitario/televisivo  

Partiamo dalla più complessa delle espressioni, che implica un lavoro di riprese e montaggio poi concentrato in una GIF animata, un elemento fondamentale in grado di dare impulso dinamico alle email. Oltre a rimandarti al nostro ebook per conoscere teoria e nella pratica delle GIF e degli altri contenuti animati, ecco un bellissimo esempio tratto da una campagna di Rosefield.

Tra cascate di pacchetti rosa e modelle sorridenti, questa GIF è un piccolo spot adattato al formato email. Difficile trovare qualcosa di miglior impatto.

Originalità: ★★★
Impatto: ★★★★★
Prodotto: ★
Difficoltà: ★★★★★

2. Il mondo delle illustrazioni

Da un approccio pubblicitario/filmico passiamo al mondo stilizzato delle illustrazioni, che apre ai brand un’infinità di risorse espressive grazie al disegno, che sia grafico o a mano libera. Ecco lo sguardo con cui uncommongoods ci restituisce San Valentino:

Degni di nota la scelta cromatica non convenzionale, che si allontana dai classici toni di San Valentino, e il gioco di parole nell’header: llove affair (che riprende i soggetti dell’email: i due llamas).

Originalità: ★★★★★
Impatto: ★★
Prodotto: ★
Difficoltà: ★★★

3. Massima resa, minimo sforzo

Siamo partiti da due campagne dall’elevato grado di complessità nella realizzazione. Quando non si può disporre di risorse e tempo, esistono però creatività che, seppur non appariscenti, si amalgamano bene in un invito a conoscere i dettagli di un’offertaTerme di Saturnia è un ottimo esempio:

L’email ospita una semplicissima illustrazione che, intonandosi alla festa degli innamorati, funziona come un biglietto da visita.

Originalità: ★★
Impatto: ★★★
Prodotto: ★★
Difficoltà: ★

4. 50% creatività, 50% prodotto

Nelle campagne che abbiamo visto finora, ve ne sarete accorti, non trovano posto i prodotti. Quasi paradossale. In tutte e tre era richiesto al destinatario un clic nell’email per poter visualizzare delle immagini dell’offerta. Senza dover necessariamente arrivare a creare un catalogo-vetrina, è possibile coniugare prodotto e creatività. Lo fa molto bene Estée Lauder:

Il brand trova un perfetto mix tra la suggestione del prodotto e una creatività che cattura implacabilmente l’attenzione. O meglio, il prodotto diventa lo strumento, il pennello e il colore che dà vita alla creatività: la simbiosi tra prodotto e creatività è totale.

Originalità: ★★★
Impatto: ★★★★
Prodotto: ★★★★★
Difficoltà: ★★★

5. L’approccio fotografico

Questo genere di creatività ha come impulso la volontà di offrire ai destinatari una vetrina dei prodotti, puntando sulla loro evidenza e presentazione più che sull’impatto e la sorpresa.

In questa email di Of a Kind al centro ci sono i gioielli, e la creatività è limitata a una discreta quanto efficace animazione (una semplice GIF).

Originalità: ★
Impatto: ★★
Prodotto: ★★★★★
Difficoltà: ★★

Se l’email precedente è una vera e propria “email-vetrina”, questa di Mejuri rimanda ai cataloghi fotografici.

Un approccio fotografico al 100%, tanto da far sembrare questa email un ritaglio da una rivista di moda. Di conseguenza il copy è relegato a didascalia, mentre le call to action sono i soli elementi a risaltare oltre alle immagini.

Originalità: ★★★
Impatto: ★★
Prodotto: ★★★★★
Difficoltà: ★

6. L’intento ludico

Nel marketing la “creatività”, nei suoi esiti migliori, significa giocare con l’interlocutore. Se per molti è impensabile coinvolgere le persone con un canale monodirezionale come l’email, ecco un esempio che innesta l’elemento interattivo/ludico in una campagna:

MOO ci ha ormai abituati a email geniali. È forse il brand che meglio coniuga gioco, creatività, dinamismo. Il tutto, come è facile immaginare, ottenendo tassi di clic elevatissimi.

Originalità: ★★★★★
Impatto: ★★★★★
Prodotto: ★
Difficoltà: ★★★

Strategia: 6 email per massimizzare le conversioni

1. Flash sale

Una tipologia di campagna trasversale, buona per ogni occasione, perché focalizzata su un vantaggio per il destinatario. Quando poi si appoggia a una logica stagionale (in questo caso il giorno di San Valentino), il vantaggio diventa ancora più concreto.

Ecco un esempio di email costruita attorno a un flash sale: ci sono i cuori, c’è l’elemento dinamico e un copy che più chiaro e diretto non può essere. Nulla di particolarmente originale, ma di sicuro affidamento ed efficacia per veicolare un buono sconto.

2. Collezione dedicata a San Valentino

Se per il 14 febbraio hai pensato a una linea di prodotti dedicata, l’email ti permette di presentarla nel migliore dei modi. Senza dover necessariamente affollarla con le immagini dei prodotti, puoi creare una sorta di flyer che introduca la proposta e rimandi i destinatari – con un solo clic – a esplorare gli articoli sul tuo sito.
Anche nell’esempio qui sotto sono presenti tutti gli ingredienti giusti per attrarre e incuriosire.

3. Pezzi unici

Collegata alla precedente, questa strategia fa leva sulla singolarità invece che sulla varietà dell’offerta: creare cioè pezzi unici ad hoc e la cui disponibilità è limitata alle settimane di San Valentino. Lo ha fatto molto bene Toms l’anno scorso, creando un paio di calzature consacrate a cuoricini e messaggini d’amore.

4. Segmentazione ⇾ Email personalizzate

San Valentino non è una festività trasversale come il Natale: il tuo database non sarà mai composto interamente di ventenni innamorati. Inviare indistintamente a tutti la stessa email può anche risultare controproducente, portando a un sussulto nella voce disiscrizioni. Una dinamica imputabile all’irrilevanza (nel peggiore dei casi insofferenza) dell’email.

Segmentare significa allora suddividere il database in cluster di destinatari, quelli da coinvolgere in un invio, quelli da escludere, quelli da raggiungere con una certa offerta piuttosto che un’altra.

Ecco un bellissimo esempio di campagna frutto di segmentazione: Gregory Woodman ha isolato i contatti della fascia (presumibilmente) over 50, inviando loro un’offerta relativa a quaderni per fotografie, memorie e ricordi di coppia.

O ancora, come nell’esempio che segue, è stata creata una campagna ad hoc dedicata ai single, calcando la mano su concetti come “Something just for you”.

5. La guida-teaser 

Si tratta di una strategia che punta sull’aspettativa, sulla capacità di generare attesa e invogliare al clic. La guida-teaser impone allora un taglio minimal e dritto al punto: pochi elementi di design e copy. Nell’email qui sotto di Kate Spade sono solo due i moduli: il teaser vero e proprio (con un copy di cinque parole) e un’immagine selezionata dal catalogo.

Insomma, la guida-teaser non descrive ma solletica la curiosità. L’importante, in questo caso, è non passare inosservati. Un messaggio minimal è efficace se accompagnato da una resa visiva d’impatto.

6. Il retargeting per convincere gli indecisi

Qualcuno ha fatto clic sull’email più volte prima senza effettuare un acquisto? Potresti avere a che fare con il classico profilo dell’indeciso, quel genere (diffusissimo) di cliente che aspetta fino all’ultimo per poi ordinare qualcosa in preda al panico. Quindi, per evitare stress e stati confusionali, fagli sapere che non tutto è perduto, ricordandogli quel prodotto con un’email e il giorno limite per riceverlo entro il 14 febbraio.

Questa email di Swarovski ricorda ai clienti che è rimasto poco tempo per acquistare, offrendo due opzioni regalo last-minute per non farsi trovare a mani vuote. Un gesto d’amore, rimanendo in tema, per gli indecisi cronici.

In conclusione

Per fare tutto questo servono strategie e strumenti. Se i primi cerchiamo di coltivarli con il nostro blog e in tutte le altre nostre risorse, i secondi richiedono la tecnologia.

Ecco perché, se ancora non lo hai fatto, ti invitiamo a provare MailUpRichiedendo una trial puoi provare la piattaforma gratis per 30 giorni.

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Andrea Serventi

Sono nato nel 1986 a Milano, dove mi sono laureato in lettere moderne e ho iniziato a scrivere di tante cose per quotidiani online, magazine e notiziari tivù. Convertito al marketing e al mondo digital, sono content editor di MailUp: leggo, ascolto, raccolgo spunti e scrivo, per raccontare cos'è l'email marketing e come renderlo strategico.

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