Come funziona Telegram per le aziende

20 Ottobre 2020Tempo lettura: 7 min.

Tra mega-gruppi, canali e chatbot, facciamo ordine sulle funzioni che Telegram mette a disposizione delle aziende e gli step necessari per iniziare a comunicare con clienti e potenziali tali.

Telegram è un’app di messaggistica simile a Whatsapp, ma con molte più funzionalità. Sono gli stessi sviluppatori a definirla come qualcosa a metà strada tra l’app di messaggistica e il canale email.

In questo post vogliamo mettere sul tavolo tutte quelle caratteristiche che rendono Telegram un canale di marketing completo per le aziende.

Le caratteristiche di Telegram per le aziende

Telegram è un’applicazione versatile e open source, dunque personalizzabile grazie alle API. Proprio questa sua apertura permette alle aziende di piegarlo a differenti scopi e obiettivi di marketing

  • Customer Care
  • Comunicazione interna, per aggiornare tutti i dipendenti
  • Comunicazione esterna, per raggiungere clienti e potenziali tali in un’ottica di Marketing Conversazionale.

Entriamo piùnel dettaglio, e vediamo le più preziose risorse funzionali che Telegram aprealle aziende.

Un maggior grado di flessibilità

A differenza ad esempio di WhatsApp Business, Telegram si basa sul cloud: significa che si ha la possibilità di entrare e vedere le chat da diversi dispositivi anche simultaneamente, grazie alla sincronizzazione istantanea.

C’è anche un’altra fondamentale differenza tra Telegram e Whatsapp: l’account di Telegram non è legato a una sim, dando la possibilità di utilizzare l’app a prescindere dallo smartphone. Associando l’account a un nome utente, Telegram consente di collegarsi da differenti device, mantenendo integra e aggiornata la cronologia di messaggi su ogni device.

Oltre che multi-device, Telegram è anche multi-account: attraverso l’app è possibile gestire più account contemporaneamente, così che l’amministratore abbia un’ampia libertà di movimento tra un gruppo e un altro, ciascuno dedicato a un diverso obiettivo.

Canali e mega-gruppi

Anche in questo caso è Whatsapp a rincorrere Telegram: quest’ultimo già da tempo consente di inviare messaggi monodirezionali dove il solo amministratore può scrivere e recapitare contenuti.

Da un punto di vista di marketing è un vantaggio non da poco: un’azienda può infatti creare un ambiente in cui può inoltrare in modalità broadcast il proprio piano di comunicazioni, dando la possibilità agli utenti di iscriversi volontariamente attraverso un link condiviso (più avanti ti spiegheremo come).

C’è un altro dettaglio non da poco: solo l’amministratore può vedere la lista degli iscritti al canale. Un modo per mantenere la privacy degli utenti, ma garantendo agli iscritti la possibilità di leggere tutti i messaggi inviati precedentemente dall’amministratore.

Telegram offre anche un altro livello di aggregazione: il mega-gruppo, cioè la possibilità di dare vita a comunità di amplissime dimensioni, fino a 100.000 utenti/membri. Una feature che sembra calzare a pennello per le aziende, che in questo modo possono comunicare velocemente a una vasta platea di clienti e potenziali tali.

Diversamente dai canali, il mega-gruppo consente la bidirezionalità dei messaggi. Una funzionalità che le aziende possono sfruttare per creare help desk su misura

Capacità di condivisione di contenuti fino a 1,5 GB

Come tutte le altre app di messaggistica, Telegram consente di condividere file di qualsiasi genere: MP4, pdf, immagini, GIF e molto altro. Il punto è che Telegram permette di inoltrare file con un massimo di 1,5 GB, una soglia così elevata che praticamente non pone limiti di condivisione.

Non solo, perché Telegram dà la possibilità di comprimere il file da inviare, per velocizzare l’upload per il mittente e il download per il destinatario.

Le risorse di Telegram: una scheda

Base utenti: 200 milioni
Cloud: ✔️
Account: utente
Profilo aziendale: doppio profilo
Dimensione massima file: 1,5 GB
Statistiche messaggi: ✔️ (grazie all’integrazione con Messaging Apps)
Chatbot: ✔️
Capienza gruppi: 100.000
Piattaforme: iOS, Android, Desktop
Video-messaggi: ✔️
Sticker: ✔️
GIF animate: consultabili da tastiera
Canali: ✔️
Link di iscrizione ai canali: ✔️

Il potenziale dei chatbot

Un altro elemento differenziante di Telegram: il chatbot. Si tratta di un utente Telegram non umano, che svolge azioni più o meno complesse in modo automatico, in base al comando (sotto forma di richiesta HTTP) ricevuto.

Telegrampresenta due tipologie di bot:

  • Bot stand alone: una finestra di chat autonoma in cui l’utente può impartire i comandi. Un esempio è il bot di Netflix news, che ci dice quali film e serie usciranno prossimamente
  • Bot inline: che viene richiamato da altre finestre di chat (singole o di gruppi) tramite il comando @nomebot. Un esempio è il bot @gif: digitando il comando @gif parola_chiave all’interno di una finestra di chat, il bot propone GIF animate corrispondenti alla parola chiave inserita, prelevate direttamente dal portale Giphy.

Come creare un bot Telegram per la tua azienda

Lo sapevi?

Secondo il New York Times, Telegram lancerà una nuova criptovaluta, che dovrebbe chiamarsi Gram. Secondo la fonte, sarà disponibile a circa 200-300 milioni di utenti sparsi in tutto il mondo che potranno usarla attraverso l’applicazione di Telegram e un portafoglio digitale per acquistare beni e servizi direttamente all’interno delle chat, canali, gruppi e bot.

Cosa serve per portare la tua azienda su Telegram

1. Scarica Telegram

  • Per Android
    Vai alla pagina di PlayStore e clicca su Installa o Ottieni, accetta le condizioni ed attendi che l’operazione si completi. Avvenuta l’installazione sul dispositivo, non ti resta che cliccare su Apri (o sull’icona di Telegram sul tuo smartphone) e inserire i tuoi dati.
  • Per iOS
    Vai alla pagina dell’AppStore ed effettua il medesimo processo visto per la versione Android.
  • Per desktop
    Come detto in precedenza, è possibile utilizzare Telegram anche sul PC, direttamente dal browser o scaricando l’apposita app per desktop; poi apri il file appena scaricato e segui la procedura di installazione dell’App.

2. Affidati a Messaging Apps

Le aziende che vogliono sfruttare Telegram per fini di marketing e comunicazione trovano in MailUp un supporto tecnologico che sfrutta ed espande il potenziale dell’applicazione: si chiama Messaging Apps, ed è il canale che consente di connettere Telegram (e Facebook Messenger) alla piattaforma MailUp e di impostare in maniera professionale una strategia di comunicazione. In breve, Messaging Apps consente alle aziende di:

  • Collegare bot Telegram alla tua piattaforma MailUp
  • Raccogliere iscritti tramite form multicanale
  • Impostare risposte automatiche
  • Usare l’editor intuitivo per creare messaggi che includono testi, immagini, video, file audio e PDF, link esterni
  • Inviare comunicazioni in broadcast, immediatamente o pianificandole nel tempo
  • Impostare campagne automatiche ricorrenti
  • Analizzare i risultati in tempo reale.

Il nostro consiglio è di richiedere una prova gratuita della piattaforma: avrai a disposizione 30 giorni per capire cosa può fare Messaging Apps per la tua strategia Telegram.

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3. Connetti Telegram a Messaging Apps

Per connettere Telegram a Messaging Apps bastano poche e semplici operazioni. Te le elenchiamo qui:

1 . Entra in Telegram e scrivi @BotFather (il bot di Telegram, padre di tutti i bot presenti sull’app)
2. Seleziona la chat con il BotFather
3. Nella conversazione che si apre, clicca sul bottone Avvia
4. Come ti suggerirà il BotFather, scrivi /newbot nella conversazione
5. Scrivi il nome che vuoi dare al bot
6. Copia il token generato dal bot (in rosso nello screenshot)

Creazione di un bot di telegram per l'azienda.

7. Entra in MailUp e seleziona le seguenti voci: Messaging Apps > Canali > Aggiungi canali > Telegram > Connetti
8. Incolla il token nel campo dedicato
9. Torna su Telegram e, nella chat con il BotFather, scrivi /setuserpic per configurare il profilo della tua azienda
10. Trascina nel campo della conversazione l’immagine del tuo logo aziendale
11. Torna in MailUp e vai su Messaging Apps > Telegram > Impostazioni.

Qui definisci i due fondamentali messaggi automatici: messaggio di presentazione (innescato a ogni nuova iscrizione al tuo canale) e risposta predefinita (per replicare con un messaggio standard a tutti gli utenti che ti scrivono).

La configurazione di base del tuo account è pronta per iniziare a comunicare via Telegram. All’appello mancano solo tre operazioni (trovi tutte le indicazioni nell’ebook):

  • La raccolta di nuovi contatti
  • La creazione e l’invio delle campagne
  • La definizione di campagne automatiche.

Per concludere

Telegram, insieme ad altre piattaforme di messaggistica istantanea, è e sempre più sarà uno strumento chiave per il Marketing Conversazionale, quell’insieme di tecniche che consentono ai brand di raggiungere clienti e prospect nei luoghi digitali dove si svolge la reale conversazione tra le persone.

La nostra speranza è che questo articolo ti sia stato d’aiuto per capire quali sono le potenzialità di Telegram per le aziende e quali sono gli step per convertire la teoria nella pratica: è sufficiente un account Telegram e Messaging Apps di MailUp.

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Note:

(1) Sviluppatori: Telegram è nato nel 2013 dal lavoro di due fratelli russi, Nikolai e Pavel Durov. In soli cinque anni è diventata l’ottava piattaforma di messaging più diffusa al mondo, eppure – ironia delle cose – la Russia è, insieme all’Iran, l’unico paese in cui l’applicazione è inaccessibile.Torna su

(2) Marketing Conversazionale: Timothy Smith, Chief Marketing Officer di UK Best Essays definisce il Marketing Conversazionale come quell’insieme di tecniche che “sfrutta il potenziale delle app di messaggistica per raggiungere direttamente il target di riferimento, stabilendo relazioni più umane con i potenziali clienti”Torna su

(3) Chatbot: è un software che simula una conversazione con una persona. Il termine è stato coniato da Michael Mauldin nel 1994 e oggi si applica a un’estesa gamma di software: da quelli che utilizzano sofisticati sistemi di elaborazione del linguaggio naturale fino a quelli che si limitano a scannerizzare le parole chiave e a fornire una risposta in base a quelle.Torna su

Questo articolo è stato scritto da

Andrea Serventi

Andrea Serventi

Sono nato nel 1986 a Milano, dove mi sono laureato in lettere moderne e ho iniziato a scrivere di tante cose per quotidiani online, magazine e notiziari tivù. Convertito al marketing e al mondo digital, sono content editor di MailUp: leggo, ascolto, raccolgo spunti e scrivo, per raccontare cos'è l'email marketing e come renderlo strategico.

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