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Valentina Pacitti
20 Ottobre 2020
Tempo di lettura: 5 min.

Come la reputazione del dominio del mittente influisce sulla deliverability

Un’email commerciale su cinque non raggiunge la posta in arrivo del destinatario (Return Path). Una tra le principali cause è la reputazione del mittente. Vediamo quali fattori causano una pessima fama e come evitare che i provider di posta filtrino i messaggi che mandi al tuo database.

È un dato di fatto: tra il 20 e il 25% delle email che invii finisce nella cartella spam dei tuoi contatti. A volte il problema è dovuto a una errata progettazione dell’email, ma ancora più spesso gli ISP bloccano il tuo messaggio perché non ti considerano un mittente affidabile. Il problema, quindi, è nella reputazione del tuo dominio.

Forse stai pensando che non c’è nulla nelle tue attività di marketing che possa scatenare il ban del provider di posta dei tuoi contatti, eppure a volte un comportamento non del tutto trasparente, una piattaforma di invio non professionale – quindi non sicura – o la fretta di raggiungere quanti più utenti possibile, possono compromettere una buona strategia di Email Marketing.

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Che cos’è la reputazione del dominio mittente o sender reputation

La sender reputation è la reputazione che ha un indirizzo IP come mittente di messaggi email. Gli ISP (Internet Service Provider) tengono in conto questo fattore per decidere se un’email deve essere recapitata nella cartella di posta principale (e quindi essere vista e probabilmente letta dal destinatario) o se il suo posto è tra la posta indesiderata.

Gli ISP sono un po’ come l’assistente che smista la posta del capo: fa da primo filtro, mettendo da una parte tutte le comunicazioni più rilevanti – lettere personali, comunicazioni della banca, bollette, multe, … – e dall’altra la pubblicità non richiesta e le comunicazioni senza mittente o di un mittente sconosciuto. Le prime andranno sulla scrivania del capo, le altre finiranno nel cestino.

L’obiettivo del sistema di filtraggio dei provider di posta è quello di non far passare le email potenzialmente fraudolente o a cui il destinatario non è interessato. Cominciare dalla reputazione di chi invia un’email è un primo step ragionevole, non ti pare? Di sicuro tu fai lo stesso quando ricevi posta (sia cartacea che digitale): per prima cosa verifichi chi ti scrive.

Nell’analisi della reputazione del mittente vengono prese in considerazione tutte le attività precedenti intraprese da un indirizzo IP. In base al passato del dominio, gli ISP decidono se il messaggio raggiunge il destinatario o finisce nello spam.

Vediamo allora come puoi migliorare la deliverability dei tuoi invii perfezionando la tua reputazione.

I fattori che contribuiscono alla reputazione del mittente

Ci sono centinaia di fattori che influiscono sulla valutazione della sender reputation, avvantaggiandoti o penalizzandoti quando invii le tue campagne email. Non tutti sono noti, ma alcuni li conosciamo:

Autenticazione

Usare i protocolli di autenticazione (SPF, DKIM, DMARC) per confermare ai client di posta elettronica la tua legittimità come mittente può influire sulla decisione finale degli ISP. Questo è sicuramente il primo step per assicurarti che i tuoi messaggi arrivino a destinazione.

La percentuale di destinatari sconosciuti o indirizzi email non validi

Quando invii un messaggio a un destinatario che non esiste o che non è più attivo, gli ISP ti mandano un codice di bounce per avvisarti che l’indirizzo a cui hai scritto non è più attivo e che devi rimuoverlo dalle tue liste. Non prestare attenzione a questa segnalazione manda un feedback negativo ai provider di posta.

Segnalazioni degli utenti per spam o posta indesiderata

Se sei sicuro di non inviare messaggi inappropriati alla tua base di contatti, verifica che il link per disiscriversi dalla tua mailing list sia ben evidente e funzionante. A volte gli utenti segnalano come posta indesiderata una newsletter perché non sanno come disiscriversi dal servizio.

L’engagement

Un gran numero di utenti che non aprono le tue email o non interagiscono con esse dicono agli ISP che i contatti del tuo database non sono interessati ai tuoi contenuti e quindi non li vedranno. Per fornire una migliore esperienza, i provider considerano l’interesse precedente degli utenti nelle loro decisioni di filtraggio (tassi di apertura del messaggio, il tempo speso nella visualizzazione, i clic, le risposte,…).

Riconoscibilità del mittente

Usare un dominio personalizzato o inserire il nome dell’azienda nell’oggetto sono best practice che aiutano il destinatario a fidarsi di te, mandando un segnale positivo anche al provider.

Presenza nelle blacklist

Le blacklist sono elenchi di indirizzi IP che le organizzazioni anti-spam e i provider di posta segnalano come fonti note di spam. Se un mittente è presente in questi elenchi il sistema di filtraggio lo blocca e lo manda nella casella di posta indesiderata. Per verificare se un dominio è in blacklist (ad esempio l’indirizzo del server che usi per i tuoi invii di Email Marketing) puoi usare un servizio online come Mx Tool BoxWhat is my IP address o Blacklist Alert.

IP condivisi e problemi causati da SMTP (Simple Mail Transfer Protocol)

I server associati ai principali provider si basano su indirizzi IP condivisi non monitorati, quindi un mittente che invia contenuti di valore al proprio database potrebbe ritrovarsi a condividere l’IP con quello di uno spammer. Questo ovviamente potrebbe compromettere la tua reputazione e la tua deliverability.

Frequenza di invio

Scarsi volumi di invio possono far scattare il campanello di allarme degli ISP, indicando un mittente poco raccomandabile.

Qualche consiglio

Cura con grande attenzione la tua reputazione come sender, alcune best practice sono:

  1. non acquistare o affittare liste di contatti
  2. monitora i tuoi invii e se noti qualcosa di strano a livello di deliverability fai un check sul tuo indirizzo IP. Puoi verificare la reputazione del tuo IP in rete con servizi come:
    1. Talos Intelligence
    2. Trend Micro Ip Reputation
    3. Symantec Ip Reputation
  3. usa piattaforme di invio professionali
  4. chiedi agli utenti di inserirti nella loro whitelist quando si iscrivono alla tua mailing list o di cliccare sul pulsante “Non è indesiderata” quando ricevono una tua email. Non tutti lo faranno ma, aumentando il numero di persone che ti hanno tra i contatti in rubrica, manderai un segnale positivo agli ISP, che saranno più inclini a consegnare i tuoi messaggi nella cartella di posta principale dei destinatari.

Per concludere

Quelli che abbiamo passato in rassegna sono solo alcuni dei fattori che incidono sulla reputazione del mittente di invio agli occhi degli ISP e che, di conseguenza, determinano la recapitabilità del mittente stesso.

La deliverability dunque rappresenta un elemento imprescindibile all’interno di ogni strategia di Email Marketing perché, se gestita correttamente, garantisce il corretto recapito delle campagne email all’interno delle inbox dei destinatari, ottimizzando ROI e ricavi.

Utilizza il nostro calcolatore per conoscere gli effetti della deliverability sul tuo fatturato. Se vuoi saperne di più sui servizi offerti da MailUp per proteggere reputazione del brand e tassi di recapito, contattaci per una consulenza senza impegno.

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Valentina Pacitti

Mi occupo di Digital marketing dal 2013, con un’attenzione particolare ai contenuti e alle strategie di posizionamento organico. Come Copywriter e specialista in contenuti per il web aiuto le aziende a farsi trovare online e a esprimere tutto il loro valore attraverso i testi.

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