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Valentina Pacitti
13 Dicembre 2021
Tempo di lettura: 10 min.

Growth Hacking per startup: come funziona e alcuni consigli utili

Ci sono 2 cose che accomunano più o meno tutte le startup: un budget limitato e la necessità di ingranare rapidamente. Alcune ce la fanno, nonostante le risorse limitate, altre purtroppo restano ferme ai blocchi di partenza, dove finisce la loro corsa. Perché il Growth Hacking può essere la loro soluzione? Te lo spiego in questo post.

Essere una startup non è facile: hai una grande idea ma le tue risorse sono scarse – pochi soldi da investire in strategie di marketing per farti conoscere e poche persone a cui affidare le attività che dovrebbero portare l’azienda al successo.

Come puoi sperare di far crescere la tua startup se non hai risorse che sappiano applicare le giuste tecniche di Growth Hacking e un team di lavoro dedicato a seguire strategie di Growth Hacking per i social network o a lottare nelle aste degli annunci online? Senza menzionare anche tutte le attività di Growth Hacking e Email Marketing che possono rappresentare un’altra sfera su cui investire per far crescere la tua realtà.

Potrebbe sembrare un problema senza soluzione. A meno che non decidi di cambiare prospettiva: e se l’approccio classico al marketing non fosse la modalità corretta per raggiungere il tuo obiettivo? In fondo, le tue condizioni di partenza sono molto più delicate di quelle di un’azienda già avviata.

Quello che ti serve è un approccio più operativo e meno dispersivo. Quello che ti serve è il Growth Hacking.

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Perché il Growth Hacking è la soluzione per le startup

Le startup hanno un unico obiettivo: la crescita. E, per rimanere in pista, questa crescita deve essere rapida ed esponenziale.

Nel 2010 Sean Ellis coniò il termine Growth Hacking per suggerire un nuovo approccio alla questione: ricercare un hack, un metodo rapido, innovativo ed economico per raggiungere la crescita senza dover seguire i processi convenzionali, di solito costosi e rischiosi.

Il Growth Hacking è una metodologia che propone di approcciarsi al marketing in modo creativo, testando nuove modalità di relazione con i potenziali clienti; ma è, soprattutto, un processo analitico e rigoroso, basato sulla sperimentazione e l’analisi delle performance.

Seguendo la metodologia del Growth Hacking, ogni idea o strategia viene testata prima di essere implementata, e solo se i risultati sono positivi si va avanti.

Come puoi immaginare, è un approccio perfetto per una realtà che deve investire le proprie risorse in modo oculato ed efficiente.

Implementando la strategia di Growth Hacking giusta una startup può accelerare la propria crescita in poco tempo e al costo minimo.

Growth hacking per startup: il focus sul cliente

Una differenza fondamentale tra il marketing tradizionale e il Growth Hacking sta nella concezione dell’attività di marketing: come marketer, al centro delle tue azioni c’è sempre il prodotto; come Growth Hacker, invece, al centro di ogni strategia ci sono i tuoi potenziali clienti.

Per ottenere risultati dal Growth Hacking devi capire chi sono i tuoi clienti e di cosa hanno bisogno. Il prodotto che offri deve soddisfare le loro esigenze, perché in questo modo sarà più facile da vendere.

Come capire il tuo pubblico

Conoscere il mercato di riferimento e conoscere i bisogni del tuo pubblico possono essere i due punti di partenza fondamentali per qualsiasi azienda, ma per una startup in particolar modo: in questa delicata fase, infatti, il Growth Hacker getta le basi per le strategie di crescita che decreteranno il successo o il fallimento del progetto della startup.

Capire il pubblico significa individuare le caratteristiche del cliente ideale:

  • quanti anni ha, dove vive, qual è il suo genere, qual è la situazione socio-economica in cui vive, che tipo di lavoro fa, quali sono i suoi interessi?
  • quali siti Web frequenta, dove cerca informazioni, come si comporta online, che device utilizza, quali sono le sue modalità di acquisto preferite?
  • quali sono i suoi valori, quali esigenze manifeste, che obiettivi si propone di raggiungere e quali punti di dolore lo affliggono?

La figura del Growth Hacker deve determinare anche in che punto del customer journey si trovano i potenziali clienti (nella fase di consapevolezza, valutazione o conversione?), per inserirli nel funnel di growth hacking e implementare sui canali di marketing opportuni una strategia efficace.

Strategie di Growth Hacking per startup

Ogni azienda dovrebbe avere un solido piano di Growth Hacking per far crescere rapidamente il business. Aumentare la base utenti è l’obiettivo prioritario, ma come conseguirlo?

Ecco alcune strategie di Growth Hacking che una startup può implementare per accelerare la propria crescita:

  • Studiare i principali player del mercato o della nicchia in cui vuole entrare per capire cosa funziona.
  • Costruire una community sui social media attorno al brand.
  • Seguire un trend e farlo proprio.
  • Scegliere un approccio di Inbound Marketing
  • Collaborare con i micro-influencer.
  • Raccogliere contatti per fare Email Marketing.
  • Implementare soluzioni di Email Marketing Automation.
  • Segmentare il database di contatti e inviare campagne e notifiche personalizzate.
  • Utilizzare il Retargeting.
  • Sfruttare il Referral Marketing.
  • Ricorrere al Social Media Marketing e ai relativi social media growth hacks (sfruttando le social media platforms adeguate).
  • Offrire sconti ai beta tester.
  • Lanciare il prodotto su piattaforme come Product Hunt.
  • Rispondere alle domande del settore su siti come Quora o Reddit.
  • Fare Content marketing con l’obiettivo di fornire contenuti di valore ai potenziali clienti e farsi conoscere.
  • Usare il feedback dei clienti per migliorare il prodotto o servizio che offre.

Un esempio di Email Marketing Automation e di flussi automatici realizzati con la piattaforma MailUp

La strategia di Growth Hacking che scegli di usare può essere più o meno aggressiva (pensa a quelle aziende che inseguono le persone che hanno visitato il loro sito con banner su qualsiasi altra pagina, annunci social e notifiche), ma l’importante è affrontare la questione della crescita con creatività. 

Un esempio? Quando Amazon era agli inizi della sua attività, elaborò un sistema per aggirare la regola delle case editrici che imponeva ai rivenditori di ordinare almeno 10 libri alla volta. Questa norma andava contro i criteri di ottimizzazione dell’azienda, che doveva amministrare nel modo più efficace possibile il limitato budget disponibile. Amazon allora inventò il seguente stratagemma: quando ordinava un libro ad una delle case editrice da cui si riforniva, richiedeva il libro che voleva e nove copie di un rarissimo libro sui licheni che sapeva essere esaurito. La casa editrice mandava quindi il libro richiesto, scusandosi per l’impossibilità di inviare anche il libro sui licheni. La casa editrice ci mise un bel po’ prima di accorgersi dell’inganno. Nel frattempo Amazon continuò a ricevere solo i libri di cui aveva bisogno, risparmiando sui costi di gestione degli ordini e su quelli di magazzino. 

Una bella trovata, vero? Così è come pensa un Growth Hacker.

Tips per startup che vogliono implementare il Growth Hacking

L’obiettivo di una crescita rapida, esponenziale e sostenibile nel tempo può essere raggiunto più facilmente seguendo alcuni tips che agilizzano e rendono più efficaci le attività di Growth Hacking.

Preferisci periodi di test lunghi

Se sei nella fase di Growth Hacking significa che la tua situazione è delicata: non puoi permetterti nessun passo falso. Ricorda che alcune strategie di Growth Hacking richiedono mesi di rodaggio per essere valutate correttamente, quindi non avere fretta e mantieni lunghi i tempi di testing. In questo modo saprai quali strategie funzionano davvero e quali no.

Fissa obiettivi di crescita SMART

Prima di iniziare qualunque attività, imposta i tuoi obiettivi di crescita. Il modo più efficace per farlo è stabilendo obiettivi SMART, ovvero specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti e limitati nel tempo. Sapere qual è il traguardo che vuoi raggiungere e misurare dove sei rispetto agli obiettivi prefissati ti aiuta a gestire le tue risorse in modo più efficace e il tempo in modo più produttivo.

Il team di Growth Hacking

Creare un team completo di Growth Hacking può essere molto costoso per una startup. All’inizio, forse dovrai farti bastare solo un paio di collaboratori fissi: sceglili con cura e assicurati che abbiano buone capacità di adattamento alle mutevoli condizioni del mercato e delle esigenze dell’azienda.

Poi, potrai contrattare professionisti freelance per aiutarti su progetti e attività concrete. In questo modo non dovrai affrontare la spesa fissa di uno o due stipendi in più al mese e potrai gestire le varie collaborazioni in base alle necessità aziendali e al budget a disposizione.

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Valentina Pacitti

Mi occupo di Digital marketing dal 2013, con un’attenzione particolare ai contenuti e alle strategie di posizionamento organico. Come Copywriter e specialista in contenuti per il web aiuto le aziende a farsi trovare online e a esprimere tutto il loro valore attraverso i testi.

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