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Paola Bergamini
21 Settembre 2022
Tempo di lettura: 10 min.

Come costruire un database di email in 6 mosse e raccogliere contatti email

La prima cosa da fare per iniziare le tue attività di Email Marketing è raccogliere liste di indirizzi email validi e creare un database di contatti realmente interessati a ricevere le tue newsletter. Ecco i 6 step da seguire (e alcune dritte strategiche) per farlo nel modo giusto!

Prima di iniziare:

  • assicurati di avere un tool di invio email sicuro e affidabile, che ti protegga da indirizzi email pericolosi e invalidi
  • affidati a una piattaforma che ti permetta di importare facilmente e in automatico i contatti che raccogli
  • se non vuoi avere vincoli nel numero di contatti che raccogli, prediligi una soluzione come MailUp, che non aumenta il prezzo se aggiungi nuovi contatti

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Il segreto per costruire una strategia di Email Marketing ad alto ritorno sull’investimento è avere un database di qualità e liste di indirizzi email validi.

Ci sono diversi aspetti che possono compromettere la qualità delle tue liste contatti e peggiorare i tassi di apertura e clic delle tue email.

Come si fa a creare un database di qualità? Quali sono le regole da seguire per avere liste email valide? E come puoi proteggere l’efficacia dei tuoi invii?

Scoprilo in questa semplice guida di Database Building per le email!

Cos’è un database?

Il database è una banca dati sui clienti e prospect di un’azienda. Questi dati sono nome e cognome, indirizzo email e altre informazioni di dettaglio sul contatto (come genere, età, città, professione e azienda, numero di telefono etc.).

Nell’Email Marketing il database ricopre un ruolo centrale, perché raccoglie dati preziosi sui contatti che si sono dimostrati interessati alla tua azienda, dati che puoi sfruttare per intercettare i loro interessi e bisogni con invii email mirati.

Come si costruisce un database di indirizzi email?

Ci sono due modi per creare un database:

  • usare i tuoi canali online (sito web, blog, social) e offline (eventi e fiere di settore) per raccogliere indirizzi email di clienti e prospect da zero
  • acquistare pacchetti di indirizzi email da aziende specializzate, per una raccolta dati immediata e veloce

Meglio acquistare liste email o acquisirle con il tempo?

Secondo te è meglio avere un database di contatti che hanno espresso interesse a ricevere messaggi dalla tua azienda o un database di indirizzi comprati, a cui corrispondono magari destinatari ben lontani dal target del tuo business, poco interessati al tuo brand e poco reattivi?

Puntare sulla qualità del database, pur consapevoli del tempo e della costanza che questa strategia richiede, è l’unico modo per garantire dei risultati alle tue campagne email e avere un ritorno sull’investimento.

I rischi di comprare database email sono molteplici:

  • presenza di indirizzi errati o non più validi
  • ripercussioni legali e mancata conformità con il GDPR (per l’acquisto di indirizzi che non hanno dato un consenso)
  • aumento dei bounce, ovvero di email che tornano indietro al mittente e non riescono a essere recapitate (conseguenza ancor più grave se non si dispone di un sistema di gestione automatica dei bounce come quello garantito da MailUp)
  • segnalazioni spam e danni alla tua reputazione di mittente
  • scarso engagement dei destinatari
  • tassi di conversione e ritorno sull’investimento delle tue attività email molto bassi

Cosa sono le mailing list

Altro concetto chiave per l’Email Marketing è quello di mailing list (o liste email).

Se il database è la banca dati di un’azienda, la mailing list è la raccolta di tutti gli indirizzi email delle persone che manifestano un interesse a ricevere messaggi dalla tua azienda ed esprimono consenso nel condividere con te i loro dati.

Oggi questa manifestazione di interesse e condivisione di dati sono diventati due aspetti fondamentali per l’Email Marketing: se un tempo la lista email era considerata come un elenco di indirizzi a cui inviare messaggi in modo massivo, senza prestare molta attenzione ai dati, oggi i concetti di segmentazione delle liste email e cura dei dati che completano il profilo di un contatto sono alla base di qualsiasi attività di Email Marketing.

Ecco perché le mailing list devono evolvere ed essere concepite come una base di partenza che va ampliata, gestita, monitorata e, soprattutto, clusterizzata per creare target di pubblico più specifici e dettagliati:

  • ampliata, continuando a raccogliere con costanza potenziali nuovi contatti dalle tue attività online e offline (vedremo nei prossimi paragrafi come farlo in modo efficace)
  • gestita e monitorata, pulendo la lista da tutti quei contatti errati, non più validi o disinteressati a ricevere le tue email (inserendo sempre un link di disiscrizione nel footer dei messaggi e affidandosi a un’infrastruttura di invio sicura come MailUp)
  • clusterizzata, passando da una mailing list al concetto di segment list.

Quest’ultimo punto è forse il più importante da seguire se si vogliono ottenere dei risultati dalle proprie attività di Email Marketing. MailUp offre una gestione delle mailing list che agevola questo step perché fornisce una piattaforma con un ambiente multi-lista.

Un esempio di ambiente multi-lista, direttamente dalla nostra piattaforma MailUp usata per le nostre newsletter

 

Cosa significa? Semplicemente che chi sceglie MailUp può creare una lista per ogni tipologia di contatto del database: una lista per gli iscritti alla newsletter informativa, una per chi ha dato il consenso a ricevere promozioni e email commerciali, una per tutti i clienti, una per i clienti alto-spendenti e così via.

Prova gratis MailUp, senza nessun impegno: sperimenta l’ambiente multi-lista e scopri i suoi mille vantaggi.

Indirizzi email profilati: perché la profilazione è importante

Far evolvere una mailing list in una segment list dividendo il tuo database in target diversi è possibile solo se utilizzi liste email profilate, ovvero liste di contatti che, oltre all’indirizzo email, hanno associate una serie di informazioni dettagliate sul contatto (es. dati anagrafici, geografici, comportamentali).

La profilazione è infatti una tecnica di marketing che prevede una raccolta e analisi dei dati degli utenti per creare una loro identità digitale ben precisa, che stabilisca chi sono, qual è il loro comportamento online, quali sono i loro interessi e le loro abitudini.

Ma perché la profilazione è importante nell’Email Marketing? Semplice: quante più informazioni conosci sui tuoi destinatari, tanto più riuscirai a intercettare i loro interessi e bisogni con campagne personalizzate, aumentando le probabilità di clic, conversione e acquisto.

Mailing list profilate vs. mailing list non profilate

Grazie a una raccolta dei contatti email profilata, avrai una serie di informazioni ulteriori sul destinatario, richieste in fase di iscrizione e rilascio dell’indirizzo email da parte del contatto stesso.

Ora, con queste informazioni cosa si può fare? Come puoi utilizzarle e a che scopo?

Puoi usare questi indirizzi profilati per creare dei gruppi target (detti anche segmenti) all’interno del tuo database, distinti in base a:

  • dati anagrafici (genere, età, luogo di residenza)
  • dati comportamentali (le azioni che compie dietro a particolari stimoli)
  • dati di acquisto (prodotti acquistati, preferenze, frequenza)

Una catena di ristorazione, ad esempio, potrebbe avere bisogno di avvisare solo i propri contatti (clienti e potenziali tali) residenti a Milano dell’apertura di un nuovo ristorante nella provincia.

Perché è utile aver creato delle liste email profilate in questo caso? Per sapere a quali contatti inviare la notifica di apertura del nuovo ristorante e le eventuali offerte.

Se disponi di una piattaforma con ambiente multi-lista come MailUp, queste stesse attività puoi seguirle per creare, invece che dei target all’interno di un’unica lista, delle liste diverse all’interno di un’unica piattaforma di invio. La differenza? Sta nel grado di segmentazione. Creando liste diverse in un ambiente multi-lista, potrai poi fare un’ulteriore segmentazione ancora più granulare e dettagliata. Potrai creare liste diverse sulla base di un denominatore comune che accomuna un macro-gruppo di utenti del database (step di segmentazione 1). All’interno di ogni lista potrai successivamente creare dei target più specifici, i gruppi, che potrai decidere di includere o escludere nei tuoi invii (step di segmentazione 2).

Facciamo un esempio:

Mettiamo il caso che una catena di ristorazione abbia un unico grande database, diviso in tre liste diverse: una lista per inviare le promozioni per i clienti, una lista per inviare la newsletter (a clienti e prospect), una lista per gestire le comunicazioni con i fornitori.

Da un unico database profilato è stata fatta quindi una prima segmentazione creando 3 liste email (ciascuna con un denominatore comune diverso). 

In ognuna di queste 3 liste l’azienda ha creato dei gruppi diversi, andando a raggruppare i contatti in funzione di altre informazioni anagrafiche o comportamentali. Nella lista per l’invio di promozioni ai clienti, ad esempio, sono stati creati questi gruppi:

  • i clienti alto-spendenti
  • i clienti inattivi (a cui inviare campagne di re-engagement per cercare di stimolarli)
  • i clienti appena acquisiti (a cui inviare campagne di benvenuto e onboarding con sconti dedicati)

Cosa accade invece per le liste email non profilate? In questo caso non potresti creare liste specifiche per tipologia di invio o destinatario, ma potrai inviare la stessa email a tutti gli indirizzi email del database in modo massivo. 

Riprendendo l’esempio di prima, un’email su uno sconto riservato ai clienti premium di MailUp, senza liste profilate, arriverebbe a tutti i destinatari, anche a chi non è cliente premium e non ha interesse nel ricevere il messaggio.

Molti utenti potrebbero considerare irrilevante, se non anche molesta, l’email ricevuta, portando a conseguenze come:

  • l’aumento di segnalazioni spam
  • la disiscrizione dei destinatari e perdita di contatti validi
  • danni alla reputazione mittente
  • tassi di conversione molto bassi
  • spreco di budget e di tempo

I form di profilazione

Utilizzare un form di profilazione, come quelli messi a disposizione da MailUp, è proprio quello che ti serve per raggruppare i tuoi destinatari in base alle loro preferenze.

Un esempio può essere quello di creare due gruppi di destinatari, “Mare” e “Montagna” e poi creare un modulo di autoprofilazione per capire quale tipo di meta vacanziera preferisce il tuo pubblico. I destinatari rispondendo verranno iscritti al gruppo corrispondente e potranno ricevere email con contenuti mirati sul loro interesse.

Oltre che per organizzare i destinatari in gruppi, i form di profilazione MailUp possono essere usati per altri scopi:

  • aggiungere dati al profilo di un destinatario per usufruire di uno sconto (“Inserisci la tua data di nascita per ricevere un regalo al tuo compleanno”)
  • verificare la validità dei dati inseriti in fase di iscrizione, se è trascorso molto tempo
  • specificare i propri interessi (offrendo opzioni a scelta nel form, dove ad ogni opzione corrisponde un gruppo della lista email).

I dati raccolti tramite questi form finiscono poi nei Campi anagrafici del contatto, che sono lo strumento MailUp che permette di creare gruppi o di filtrare il database per segmenti.

Raccogliere indirizzi email completi e profilati diventa quindi essenziale per poter inviare campagne email efficaci e massimizzare l’investimento. Diventa però altrettanto essenziale capire come deve avvenire questa raccolta, quali sono i canali e le best practice da seguire.

Vediamolo insieme in questi 6 semplici passaggi.

Ricapitolando:

– evita di acquisire liste di indirizzi pre-confezionati
– costruisci il tuo database raccogliendo contatti dai canali online e offline
– raccogli indirizzi email profilati, ovvero raccogli oltre all’email anche i dati anagrafici e comportamentali
– inserisci i tuoi contatti in liste diverse per una prima segmentazione del database.
– per ogni lista, segmenta ulteriormente creando dei gruppi di utenti in base ai loro dati
– usa strumenti professionali per raccogliere i contatti, come i form di profilazione

I 6 step per costruire un database di qualità

1. Raccogli i tuoi contatti online

  • tramite il sito o blog della tua azienda. Un form di iscrizione può essere utile per convincere i visitatori che arrivano sul tuo sito tramite i motori di ricerca a iscriversi alle tue newsletter. Puoi inserire un form in tutte le pagine del sito o solo sulla homepage oppure puoi creare un form pop-up.
  • tramite social. Puoi inserire un form di iscrizione direttamente sulla pagina aziendale di Facebook, ad esempio, oppure usare Google Ads (apparirà un form al momento del click sull’annuncio).

Se la tua piattaforma di Email Marketing, come MailUp, mette a disposizione un’integrazione, tutti i contatti che si iscrivono e compilano il form finiranno automaticamente nella lista email scelta, senza alcun intervento manuale. 

  • tramite WordPress. WordPress è tra i CMS più usati in assoluto e tantissimi sono i plugin a disposizione. Se quindi come tanti anche tu usi WordPress per il sito aziendale o il tuo blog, puoi servirti di un plugin come quello MailUp for WordPress per inserire un modulo di raccolta contatti sulle tue pagine web e trovare gli indirizzi email dei nuovi iscritti direttamente nella tua piattaforma di invio.

MailUp for WordPress è un plugin che puoi usare anche nella versione gratuita di prova di MailUp! Attiva ora la tua prova senza impegno e scopri come raccogliere contatti con questo plugin. 

  • tramite link alla tua firma aziendale. Spesso sottovalutata, la firma che imposti per il tuo indirizzo personale può essere un’ottima strategia per inserire un invito a iscriversi alla newsletter tramite link al form di iscrizione. La tua email aziendale arriva infatti a tantissime persone: prospect, clienti, fornitori. Perché non sfruttare anche questa vetrina quindi?
  • tramite download di contenuti rilevanti. Guide, ebook, webinar, white paper: tutte le risorse che crei possono rappresentare opportunità per ottenere dati importanti e raccogliere nuovi indirizzi, semplicemente inserendo un form di download per scaricare la risorsa con all’interno un campo email e altre informazioni rilevanti.

Un esempio direttamente dalla nostra MailUp Academy!

Crea e personalizza i tuoi form di iscrizione

Una volta considerati tutti questi canali, quel che ti serve è il vero strumento con cui raccogliere i contatti e i loro dati a corredo: un form di iscrizione.

Ci sono tanti modi per creare form di iscrizione. MailUp mette a disposizione diverse modalità di raccolta contatti online:

  • form di iscrizione con editor drag & drop
  • editor HTML
  • form di iscrizione pop-up.
  • form di profilazione (vedi paragrafo I form di profilazione)

Ogni form di iscrizione MailUp è altamente personalizzabile. Ecco un esempio dell’interfaccia dell’editor drag & drop che ti permette di inserire qualsiasi contenuto:

Con MailUp hai inoltre la possibilità di inserire un captcha invisibile, utile per proteggere il form da abusi, spamming e situazioni di compilazione automatica tramite bot.

Attenzione! Il captcha MailUp protegge i tuoi form senza essere visibile all’utente. Così l’iscrizione è più rapida, ma comunque sicura.

Crea il flusso post-iscrizione

Il form di iscrizione è solo il primo passaggio per raccogliere iscritti online tramite il tuo sito.

Oltre ad esso, infatti, ci sono altri passaggi che servono per costruire un flusso di iscrizione completo di tutti gli step e personalizzato:

  • creazione dell’email di conferma iscrizione (se hai scelto il metodo di iscrizione double opt-in)
  • creazione del messaggio post-iscrizione, visualizzato in una pagina che serve a mostrare l’esito dell’iscrizione (può essere un “Grazie dell’iscrizione! A breve riceverai le nostre newsletter” oppure un “La tua email risulta già iscritta alla nostra newsletter”)
  • creazione dell’email di benvenuto, inviata automaticamente dopo l’iscrizione del contatto

Sapevi che le email di benvenuto sono dell’86% più efficaci rispetto ad ogni altra newsletter? E che il 76% dei nuovi iscritti si aspetta di riceverne una? Quello post iscrizione è il momento in assoluto di maggior reattività del contatto.

Personalizza il flusso post-iscrizione

In una fase così cruciale come quella post-iscrizione diventa essenziale personalizzare la primissima esperienza dell’utente con il tuo brand. Come? Associando messaggi post-iscrizione, email di conferma e email di benvenuto diversi a seconda del form di iscrizione creato del funnel di iscrizione attivato e relativo a quel form.

Esempio: per la sezione dedicata al blog sul tuo sito web avrai bisogno di un form diverso da quello presente in home page e, di conseguenza, vorrai costruire un flusso post-iscrizione ad hoc per il funnel di iscrizione legato al blog. 

Una delle ultime novità di MailUp, disponibile nelle edizioni Plus, Premium ed Enterprise consente di fare tutto questo: per tutti i form di iscrizione creati con l’editor drag & drop si può ora associare una email di conferma iscrizione inviata in automatico e personalizzata in base al form creato e al tipo di flusso di iscrizione costruito. Stessa cosa per le email di benvenuto e i messaggi post-iscrizione:

Se vuoi quindi associare a un form una specifica email di benvenuto, dovrai prima creare l’email usando l’editor drag & drop e poi selezionarla nell’elenco di email tra cui scegliere come mostrato nell’immagine.

2. Raccogli nuovi indirizzi offline

Potenziali contatti possono essere raccolti non solo online: se la tua azienda partecipa spesso a fiere ed eventi, se tieni dei workshop formativi o, ancora, se hai un negozio fisico oltre all’e-commerce puoi sfruttare anche questi touchpoint con il pubblico per raccogliere indirizzi email.

Le modalità sono tante: puoi inserire un QR code allo stand di un evento che porta a una landing page con form di iscrizione oppure puoi sfruttare il tuo negozio fisico per chiedere al cliente di lasciare un indirizzo email e accedere a uno sconto.

3. Crea una mailing list a norma di legge

Non è un passaggio successivo ma simultaneo alle due fasi precedenti di raccolta del contatto. Durante queste ultime, infatti, tutte le tue modalità di raccolta (che siano tramite form o tramite formato cartaceo in negozio) devono prevedere un’esplicita richiesta di consenso al contatto. 

Il GDPR ha infatti imposto alle aziende limitazioni sulla raccolta e l’uso dei dati personali. Questo non significa che tu non possa raccogliere indirizzi email, ma che le tue attività di raccolta dati devono sempre avvenire nel rispetto della normativa. Nel concreto questo significa che prima di inviare campagne email a un indirizzo, devi assicurarti che questo abbia rilasciato uno specifico consenso alla ricezione di comunicazioni marketing da parte della tua azienda. Affinché sia considerato valido, il consenso deve essere specifico per ciascuna finalità che si intende perseguire, informatoliberoinequivocabile, dimostrabile revocabile.

Quando crei un form di iscrizione assicurati quindi di inserire sempre un campo dedicato alla raccolta dei consensi privacy (il consenso deve essere raccolto per ciascuna finalità che si intende perseguire e un form può quindi raccogliere più consensi) e un link che rimandi all’informativa sul trattamento dei dati. In altre parole, si tratta di includere una o più caselle che l’utente potrà liberamente spuntare per rilasciare i propri consensi per le specifiche attività della tua azienda..

Per aiutarti a non dimenticare questo passaggio fondamentale, la piattaforma MailUp inserisce già tra i contenuti da trascinare nel form di iscrizione drag & drop un campo editabile che può essere utilizzato per la raccolta di tutti i consensi privacy e con un reminder che ti ricorda di inserire il link all’informativa sulla privacy.

Ti consigliamo comunque di rivolgerti a consulenti esperti per avere la certezza di una raccolta corretta e conforme dei tuoi contatti ed evitare il rischio di incorrere in sanzioni.

4. Adotta il metodo double opt-in

Parallelo alla fase di raccolta iscrizioni è anche il momento in cui scegliere quale metodo di iscrizione adottare: single opt-in o double opt-in?

Se questi due termini non ti dicono nulla, facciamo un breve ripasso:

  • il single opt-in è un metodo di iscrizione in cui il contatto, una volta compilato il form di iscrizione e cliccato sul pulsante di conferma del form, risulta completamente iscritto alla tua lista email, senza nessun passaggio intermedio.
  • il double opt-in (chiamato anche confirmed opt-in) prevede che il contatto, dopo aver compilato il form, riceva in automatico un’email di richiesta conferma iscrizione con un link o un bottone di CTA da cliccare per completare definitivamente l’iscrizione. Si tratta quindi di un ulteriore passaggio che serve per accertarsi che l’indirizzo email inserito sia valido e di proprietà del contatto.

Quale scegliere tra i due? Ecco una scheda che mette a confronto le due strategie:

Il consiglio degli esperti MailUp: valutati i pro e i contro, noi ti consigliamo il double opt-in come best practice per raccogliere indirizzi email verificati, nel pieno consenso e interesse del destinatario, e per una maggiore garanzia di qualità del tuo database. 

5. Importa i tuoi contatti

Se hai già fatto tutte le attività di raccolta contatti che ti abbiamo spiegato fin qui e hai già un elenco di indirizzi email, per iniziare a inviare newsletter a tutti i tuoi contatti non ti resta che importarli in una piattaforma di invio email professionale come MailUp.

Se non vuoi dover prestare attenzione ogni volta al numero di contatti da importare, il nostro consiglio è quello di scegliere una piattaforma di Email Marketing che non impone limiti sul numero di contatti del tuo database. Tante soluzioni anche tra le più famose sul mercato propongono abbonamenti il cui costo aumenta se hai un certo numero di contatti. Se poi il tuo obiettivo è quello di guadagnare sempre più iscritti e crescere, scegliere soluzioni di questo tipo può essere molto costoso.

La piattaforma MailUp è tra le poche che ti permette di inviare email che vuoi a tutti i contatti in modo illimitato. Puoi quindi importare ogni volta i tuoi contatti nuovi senza preoccuparti di costi aggiuntivi. Il prezzo varia infatti in base alla velocità con cui le tue email sono spedite, senza andare a incidere sulle dimensioni del tuo database.

Invia senza limiti con MailUp: mettici alla prova gratis e poi decidi se attivare un abbonamento con noi.

Come importare i tuoi indirizzi email

Importare un elenco di contatti email o un singolo indirizzo è semplicissimo. Con MailUp ti basta andare su Destinatari Importazione e selezionare tra i tanti metodi a disposizione quello che fa al caso tuo:

Per l’importazione massiva di contatti ti consigliamo di selezionare Importa file CSV oppure Importa file MS Excel. 

Ecco gli step che dovrai seguire per importare tutti i tuoi contatti in pochi minuti:

  • Scegli il file in cui tieni tutti i tuoi indirizzi dal tuo pc e caricalo in piattaforma cliccando su Carica;
  • Vai avanti e seleziona il gruppo della tua lista in cui vuoi importare i contatti oppure clicca su Crea nuovo gruppo 
  • Ora procedi e associa le colonne del tuo file ai campi anagrafici di MailUp. Cosa significa? Semplicemente che se la colonna A del tuo file è quella con l’indirizzo email e le colonne B e C contengono il nome e il cognome dei tuoi contatti dovrai associare a ognuna di queste tre colonne i rispettivi campi anagrafici Indirizzo emailNome Cognome di MailUp. Se la prima riga del tuo file è quella che contiene i nomi dei campi, devi solo spuntare la casella “Ignora la prima riga”.

Non ti resta che cliccare Importa e troverai i contatti importati nella tua lista o, se hai selezionato un gruppo di destinazione, li troverai seguendo il percorso Destinatari Gruppi

6. Pulisci il database

Ora puoi iniziare a inviare email al tuo pubblico.

Gli step di costruzione del database però non sono finiti. Ne manca uno, forse il più importante: pulire il database.

Monitorare lo stato del tuo database è un’attività fondamentale per preservare la sua qualità e non rendere inutili gli sforzi che hai fatto negli step iniziali.

E come si pulisce un database? Ci sono diverse best practice che puoi adottare:

Facilita la disiscrizione

Se un contatto non è più interessato a ricevere messaggi dalla tua azienda e non sa come disiscriversi, inizierà a non aprire più le tue email e segnalerà il messaggio come spam o posta indesiderata, con ripercussioni spiacevoli sulla tua deliverability e reputazione mittente.

Inserire esplicitamente un link alla disiscrizione nel footer delle tue email (nella parte in basso) non è quindi solo una questione di trasparenza, ma soprattutto di pulizia del database da contatti che non sono più interessati a te.

Ricordati infatti che qualità batte quantità quando si parla di database building.

Centro preferenze

In tanti altri casi l’utente non vuole disiscriversi ma vuole poter scegliere che tipo di email ricevere dalla tua azienda. Affiancando alla possibilità di disiscrizione anche un link al Centro preferenze ti permette di dare ai tuoi destinatari una valida alternativa a chi vuole comunque mantenere un rapporto con la tua azienda e di consentirgli di gestire il tipo o la frequenza delle comunicazioni.

La stessa pagina può essere raggiunta anche nello step di conferma disiscrizione, qualora tu decida di impostare un double opt-out, ovvero un doppio passaggio di disiscrizione.

Inserisci il permission reminder

Oltre a link di disiscrizione e centro preferenze è sempre utile includere nel footer anche il Permission reminder, ovvero una frase che ricorda all’utente come e perché sta ricevendo quel tipo di comunicazione.

Il permission reminder ricorda che è stato prestato un consenso a ricevere la comunicazione e quindi scongiura eventuali segnalazioni spam. Può essere utile inoltre per l’amministratore di sistema, il postmaster o l’abuse desk manager per determinare se un’eventuale segnalazione di spam sia legittima o meno.

Gestisci i contatti inattivi

Gli ISP (Internet Service Provider) valutano la qualità del tuo database per capire se sei un mittente affidabile. Se il rapporto tra utenti attivi e inattivi propende a favore dei secondi, l’ISP inizia a ritenerti poco affidabile, relegando quindi in automatico le tue email alla cartella spam, fino ad arrivare in alcuni casi al blocco dell’intero accesso alla casella di posta.

Individuare quindi quali sono i contatti dormienti del tuo database è importantissimo. In questo caso puoi agire su due fronti:

  • cerca di riattivarli e risvegliare la loro attenzione con campagne di re-engagement mirate (dal carrello abbandonato a sconti su prodotti di interesse). Puoi impostare queste campagne con degli automatismi e stabilire un flusso di email di riattivazione da inviare a una distanza temporale a tua scelta come reminder, prima di ritenere un contatto definitivamente decaduto. Con gli automatismi di MailUp puoi impostare la frequenza di invio, le condizioni di innesco e stabilire di eliminare dal gruppo degli inattivi i contatti che rispondono positivamente alla tua campagna.
  • per tutti i contatti che invece non rispondono positivamente, quel che puoi fare è facilitare la loro disiscrizione (quante volte ti è arrivata un’email come “Ti sei dimenticato di noi?” o ancora “Non ti interessano più i nostri prodotti?”)

L’obiettivo anche in questo caso è capire quali lacune di engagement si nascondono nel tuo database, identificare gli inattivi e ripulire le tue liste da contatti che non interagiscono con la tua azienda e che non danno alcun valore aggiunto, anzi ostacolano le tue performance).

Ricapitolando:

– raccogli i contatti inserendo form di iscrizione sui tuoi canali online
– sfrutta i canali offline (eventi, conferenze…) per raccogliere indirizzi email
– ricorda di chiedere sempre ai tuoi contatti il loro consenso
– prediligi il metodo double opt-in per raccogliere indirizzi email.
– imposta il flusso post-iscrizione per confermare l’avvenuta iscrizione e dare il benvenuto
– tieni sempre pulito il database. Inserisci il link di disiscrizione e la possibilità di modificare le preferenze nelle tue email

Quanto costa creare un database di qualità?

Come hai visto dai consigli che ti abbiamo dato, creare un database di qualità è molto più facile se ti affidi agli strumenti di una piattaforma di Email Marketing professionale. Questa, infatti, ti può dare tutti gli strumenti per costruire e mantenere un database secondo le best practice che ti abbiamo spiegato:

  • editor per la creazione di form di iscrizione
  • plugin per collegare i tuoi siti, blog o e-commerce alle liste di invio
  • pulsanti già predisposti per ottenere i consensi Privacy
  • gestione automatica dei bounce (email invalidi presenti nel database)
  • importazione massiva dei contatti (senza limiti con MailUp)
  • importazione automatica dei contatti da altre applicazioni
  • workflow automatici per riattivare i contatti inattivi

Tutto questo a quale costo? Se ti affidi a MailUp, puoi partire con un costo zero e mettere alla prova tutti questi strumenti iniziando una prova gratuita e senza impegno. Se decidi di attivare una piattaforma a tutti gli effetti, il costo per un abbonamento standard è di soli 39 euro al mese (con l’abbonamento annuale) per un numero illimitato di invii email e di destinatari da raggiungere.

Inizia a creare il tuo database con MailUp gratuitamente: prova la nostra piattaforma, totalmente in italiano, subito. Vai a questo link! 

E se vuoi attivare direttamente un abbonamento con MailUp, parla con i nostri esperti per trovare la soluzione MailUp più adatta a te!

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Paola Bergamini

Sono nata nel 1993 a Como e sono evasa dai confini della provincia per studiare a Milano, dove mi sono laureata in filosofia seguendo una passione personale. Da sempre affascinata al mondo del digital e della comunicazione, amo scrivere e arricchirmi leggendo. Come Content Editor di MailUp, mi tengo aggiornata sul mondo dell'Email e del Digital Marketing per divulgarne trend, teorie e strumenti.

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